La chiesa di Losson era dedicata ai SS. Ermagora e Fortunato (S.Ermagora d'Alsonvel Medade). Quando fu ricostruita (1492), fu dedicata a S.Girolamo, Dottore, e consacrata all'inizio del 1500.
Il nome Losson figura in un documento del 22 luglio 1514.
 

ALTARE DI S. GIROLAMO
Altare ligneo barocco ad intaglio ed intarsio di impostazione sansovinesca - scolpito nel 1603, XVII sec. - La pala rappresenta S.Girolamo - attribuita all'Orioli - e fu regalata alla Chiesa di Losson dalla nobile famiglia veneziana Pisani.
Alla base la tela reca questa iscrizione: "BEATO HIERONIMO PROTECTORI SUO, GULIELMUS VENIERO ALEXANDRI FILIUS. AETATIS SUAE AN. 33 POSUIT. ANNO DOMINI 1612"
 

MADONNA DI FATIMA
Scultura lignea - in legno di cirmolo, opera di Giac. Vinc. Mussner, Ortisei (Valgardena), (1943). Il gruppo della Madonna con i tre pastorelli, inginocchiati ai suoi piedi, inserito in un altare marmoreo stile rinascimentale, è di gusto popolare ma composto. La Madonna in orazione presenta, nel volto, tratti evidenti di sofferenza. L'altare e la scultura sono dono di Beniamino Fantinello alla Chiesa di Losson.
 

S.ANTONIO CON IL BAMBINO GESÙ'
Scultura lignea a moduli antichi. Il fraticello, giovane, mostra un atteggiamento di affetto verso il Bambino Gesù che guardandolo cerca di accarezzarlo e di infilare un piedino entro la manica del suo saio. Ben modellate le mani, soprattutto quelle di S.Antonio. Scultura recente e piacevole. XX sec.
 

MADONNA DEL ROSARIO
Scultura lìgnea. La Vergine e il Bambino sono rivolti verso i fedeli con volti mesti. La Madonna ha un volto maturo, non giovane come da tutta la tradizione religiosa. Originale il manto della Madonna che copre le ginocchia del Bambino con atto materno. Armoniosi il panneggio e il velo della Madonna. I disegni che decorano l'abito del Bambino Gesù sono uguali a quelli dell'abito di Gesù in braccio a S.Antonio. Trattasi forse per le due sculture di una stessa bottega artigianale e di una stessa mano. Sec. XX.

 

S. PAOLO
Statua lignea . Già parte dell'altare barocco del sec. XVII. Era posto, a sinistra, fra le colonne ritorte. Atteggiamento ieratico, conforme allo stile del tempo. Di notevole effetto il giallo oro del vestito con l'azzurro del mantello del Santo.
 

S.PIETRO
Statua lignea. Già parte dell'altare barocco del sec. XVII. Era posto, a destra, fra le colonne ritorte. Riprende forme, colori, impostazione come la figura precedente di S.Paolo.
 

S. BOVO

Statua lignea. Già parte dell'altare barocco del sec. XVII. Era posto, a sinistra, a fianco della mensa. Il Santo ha ai suoi piedi un piccolo bue (c'è un'iscrizione "S.BOVJ").
Nella mano sinistra stringe "una testa o una maschera" non facilmente identificabile, ma pare di persona.
 

S. OSVALDO RE (O S. SGUALDO)
Statua lignea. Già parte dell'altare barocco del sec. XVII (vedi nota 1). Era posto, a destra, a fianco della mensa. L'armatura e la corona confermano il suo grado sociale -politico. I calzari sono uguali a quelli di S. Bovo, (v.statua precedente). La statua, nel suo genere è elegante. Buone le tonalità, nelle due sculture, dei colori giallo e azzurro.
 

ANNUNCIAZIONE DELL'ANGELO A MARIA
L'opera è attribuita a Sebastiano Luciani (Venezia 1485 - Roma 1547), detto Sebastiano del Piombo perché il Papa Clemente VII lo nominò nel 1531 "guardiano dei sigilli papali". La tela, su cartone di Michelangelo, di cui l'autore a Roma frequento la bottega e dì cui subì l'influenza, fu donata al parroco di Losson, Don Guglielmo De Grandis (1898-1967. Parroco dal 1937 al 1949), dal dott. farmacista Spica, di Fossalta di Piave, negli anni '40. E' una delle opere rinascimentali più significative e preziose nelle chiese del Basso Piave. E' degna pertanto di attenzione e di cure particolari
 

S. GIROLAMO IN PENITENZA
Tela di Giovanni Borsate, 1920 e. Vi si trovano tutti gli elementi presenti in un "S. Girolamo in penitenza" di Tiziano, eseguito nel 1531 ed ora al Louvre - Rispetto al S. Girolamo di Tiziano, il nostro è rivolto a sinistra, La tela era stata probabilmente commissionata subito dopo la "guerra mondiale" quando era stata edificata la nuova chiesa - la precedente essendo stata distrutta in buona parte dalle granate durante la battaglia del solstizio, giugno 1918 - e si riteneva perduta quella dell'altare maggiore che era stato portato nella chiesa di S.Nicolo a Treviso durante la guerra per proteggerlo. La tela è di scuola. Essa fu restaurata nel 1999 per intervento della Banca di Credito Cooperativo di Monastier

 

S. GIOVANNI BATTISTA
Scultura lignea (abete).La figura alta, diritta, solenne, presenta S. Giovanni Battista, il precursore di Cristo, in atto di predicare. E' un S.Giovanni giovane ma il volto è di persona matura, lo sguardo è penetrante e forte, indica il coraggio della fede. Opera di buona fattura se pure entro i canoni tradizionali. '800.